domenica 26 febbraio 2017

I fiori di Van Gogh


Buongiorno amici, la #mensolinafiorita di oggi è dedicata ai fiori di VINCENT VAN GOGH che dipingeva ogni tipo di fiore perché quell’esercizio gli procurava gioia. I fiori furono una terapia della gioia, un alleggerimento per la mente, una liberazione del talento e della creatività, una fuga dalle ossessioni negative. I suoi fiori non appassiranno mai, Vincent è riuscito a imprimere sulle sue tele un soffio d'eternità. 
Buona domenica.🌻

domenica 19 febbraio 2017

Narciso. Narcotico profumo.

Buongiorno dalla #mensolinafiorita che oggi ospita il NARCISO. Verrà spontaneo collegare il nome al personaggio mitologico, invece deriva da narkao= stordire, paralizzare, da cui deriva anche la parola italiana “narcotico”, in riferimento al fatto che il suo forte profumo è capace di stordire.
Ancora adesso dai narcisi si ricava un'essenza da profumo soprattutto in Cina e in altri paesi orientali che amano le fragranze dolci e intense. Essendo un fiore facile da incrociare e ibridare, ne esistono piccoli come una moneta o giganteschi, bianchi o gialli ma anche bicolori, arancioni, color salmone, con petali arricciati o lisci. Nel linguaggio dei fiori, il Narciso, simboleggia vanità, autostima e incapacità di amare ma, nonostante ciò, la bellezza e la particolarità dei suoi fiori e dei suoi colori hanno fatto sì da renderlo il fiore più bello per abbellire balconi, terrazze e giardini. Ed anche per il suo potere straordinario nell'arco di anni e anni di donare fioriture ai primi sentori di primavera. È un fiore che ha ispirato molti poeti, tra i tanti ho scelto i versi di Federico Garcia Lorca, per voi, una buona domenica.🌼
"Narciso. Il tuo odore. E il fondo del fiume.
Voglio restare sulla tua riva. Fiore dell'amore. Narciso.
Nei tuoi bianchi occhi
passano onde e pesci addormentati.
Passeri e farfalle si stilizzano nei miei.
Tu minuscolo e io grande.
Fiore dell'amore. Narciso.
Le rane quanto sono scaltre! Ma non lasciano tranquillo lo specchio in cui si guardano.
Il tuo delirio e il mio delirio.
Narciso. Dolore mio. E mio proprio dolore".

domenica 12 febbraio 2017

Genziana. La sfida in alta montagna.


Buongiorno amici, ho scelto il fiore di oggi dopo aver ascoltato un'intervista al caposquadra dei vigili del fuoco di Pescara, diceva: "Noi siamo abruzzesi, ci pieghiamo solo per raccogliere la GENZIANA". Piccolo gioiello dai fiori come piccoli zaffiri che cresce prevalentemente in alta montagna, solitamente tra le radure in prossimità di rocce e pietraie. La Genziana è quindi esposta sia al cocente sole estivo che al freddo gelido del periodo invernale. Proprio per questo motivo la Genziana assume il significato di determinazione. Una delicata pianta alta pochi centimetri sfida un clima e un terreno al limite della sopravvivenza. Genziana viene da Gentius, re dell’Illiria dal 180 al 167 a.C. che introdusse la pianta in ambito medico per la preparazione di sostanze curative e di tonici. È infatti una pianta dalle molteplici proprietà e benefici soprattutto per curare le problematiche dell'apparato gastrico. È anche molto usata nella preparazione di ottimi liquori. Ma attenzione, è dalla sua radice che si ottengono questi risultati, le sue foglie fresche sono altamente velenose. Ha ragione il vigile del fuoco, ci si piega solo per raccogliere un fiore! Buona domenica.