Cari amici, oggi la "mensolina fiorita" vi dà il buongiorno con un fiore del cavolo, pardon, con il FIORE DI CAVOLO.
l cavolo non è solo un ortaggio, esistono infatti molte varietà della pianta decisamente decorative. Questi particolari esemplari di ortaggio derivano dall’ibridazione della Brassica oleracea (il normale cavolo comune): si ottengono piante ornamentali molto originali in grado di dare un vivace tocco di colore a terrazzi e davanzali.
La differenza principale tra questa varietà e la pianta madre è che la varietà ornamentale viene definita “acefalo”, non forma cioè la caratteristica testa tipica a cappuccio delle altre piante di cavolo.
Essa presenta infatti un cappuccio di foglie che restano completamente aperte, hanno delle arricciature alla base e spesso presentano anche delle colorazioni decisamente vivaci: gialle, rosa, arancio, rosso intenso, porpora e viola.
Non preoccupatevi se non siete dei grandi esperti di giardinaggio: il cavolo non ha bisogno di molte cure, è infatti una pianta rustica ed adattabile a molte situazioni climatiche: resiste bene sia al caldo che al freddo, in più non teme le temperature sotto zero.
Nonostante si tratti della versione ornamentale del cavolo è comunque possibile mangiarlo, è infatti commestibile; risulta inoltre decisamente nutriente poiché ricco di proteine, sali minerali e vitamine.
Il cavolo è usato molto nel linguaggio figurativo e in molte espressioni di uso quotidiano, mi sono divertita a raccoglierne un po':
Cavoli riscaldati (cosa vecchia che si vuole presentare come nuova).
Andare a ingrassare i cavoli (morire).
Andare per cavoli (fare una cosa inutile o poco importante).
Entrarci come i cavoli a merenda (di una cosa inopportuna, non pertinente alla situazione).
Salvare capra e cavoli (risolvere un problema conciliando due esigenze opposte).
Un cavolo, niente: non me ne importa un cavolo!
Non capisce un cavolo!
Io non c'entro un cavolo in questa storia!
Col cavolo! (per niente, niente affatto)
Del cavolo (senza valore, senza importanza): hai fatto un lavoro del cavolo, è stato uno spettacolo del cavolo.
Fare, farsi i cavoli propri (badare ai fatti propri)/ fatti i cavoli tuoi!
Grazie al cavolo! (è ovvio, è scontato).
Testa di cavolo (persona sciocca, sprovveduta; persona egoista, opportunista, cinica)
Che cavolo dice? Ma che cavolo fa? Dove cavolo stai andando?
E quindi?
Buona domenica...eccheccavolo!
domenica 24 gennaio 2016
domenica 17 gennaio 2016
Bucaneve. Fiore di latte.
Un candido e freddo buongiorno dalla "mensolina fiorita"innevata da cui spunta l'audace capo del BUCANEVE.
Il nome scientifico del Bucaneve è Galanthus nivalis, dal greco ‘gala’ (latte) e ‘anthos’ (fiore).
Fiore di latte.
'Nivalis' (che deriva dal latino) si traduce in "come la neve".
Il nome scientifico del Bucaneve è Galanthus nivalis, dal greco ‘gala’ (latte) e ‘anthos’ (fiore).
Fiore di latte.
'Nivalis' (che deriva dal latino) si traduce in "come la neve".
È una pianta bulbosa, tra le poche che fioriscono in inverno, capace di resistere fino ad una temperatura pari a -15°C; essa spinge le foglie attraverso il suolo ghiacciato dalla neve, diffondendo poi un dolce profumo simile a quello del miele appena la temperatura si scalda.
Non sorprende dunque il suo significato, il bucaneve rappresenta la speranza e la consolazione perché promette l'arrivo della primavera e offre così il piacere confortante dell'incipiente rinascita.
Una leggenda narra che, quando Adamo e Eva furono cacciati dal Paradiso, vagarono per una terra brulla, buia e fredda, fino a quando un Angelo li consolò promettendo che pure lì sarebbe arrivata la primavera e, come segnale, soffiò su alcuni fiocchi di neve che stavano scendendo e che, una volta giunti al suolo, si trasformarono in bucaneve. Così, con i bucaneve che sbocciarono su uno stelo esile verde brillante nella settimana invernale più tetra, nacque la speranza nell’arrivo di tempi migliori.
Auguro a tutti una buona domenica e di avere sempre il cuore aperto alla vita, come questi bucaneve.
domenica 10 gennaio 2016
Gypsophila. Leggera e pura come il respiro di un bambino.
Un romantico buongiorno dalla mia "mensolina fiorita" che oggi ospita la GYPSOPHILA, anche conosciuta come "velo di sposa" o "nebbiolina".
Fino a poco tempo fa era relegata a un ruolo di complemento di fiori più sontuosi, da un po' è invece diventata protagonista di allestimenti delicati e spumeggianti.
Il nome botanico letteralmente significa 'amante del gesso' e probabilmente deriva dal tipo di terreno , calcareo, adatto alla sua coltivazione. Dietro a un nome così altisonante si nasconde, però, un fiore semplice, gentile e lieve.
Delicata e aerea la Gypsophila ha steli sottili ricoperti di fiorellini dalla corolla semplice o doppia, tondeggianti e di colore bianco o, raramente, rosa.
Basta guardarla per capire qual è l'origine del suo fascino: la leggerezza.
Da sola riesce a creare cuscini vaporosi, bordure, ghirlande e bouquet, il risultato è insieme sobrio e curato ma etereo.
Nel significato dei fiori la gypsophila simboleggia l'innocenza e la purezza di cuore.
In America viene chiamata Baby's Breath, cioè "respiro di bambino" e sulle note di questo dolcissimo nickname non mi resta che augurarvi una buona domenica.
Fino a poco tempo fa era relegata a un ruolo di complemento di fiori più sontuosi, da un po' è invece diventata protagonista di allestimenti delicati e spumeggianti.
Il nome botanico letteralmente significa 'amante del gesso' e probabilmente deriva dal tipo di terreno , calcareo, adatto alla sua coltivazione. Dietro a un nome così altisonante si nasconde, però, un fiore semplice, gentile e lieve.
Delicata e aerea la Gypsophila ha steli sottili ricoperti di fiorellini dalla corolla semplice o doppia, tondeggianti e di colore bianco o, raramente, rosa.
Basta guardarla per capire qual è l'origine del suo fascino: la leggerezza.
Da sola riesce a creare cuscini vaporosi, bordure, ghirlande e bouquet, il risultato è insieme sobrio e curato ma etereo.
Nel significato dei fiori la gypsophila simboleggia l'innocenza e la purezza di cuore.
In America viene chiamata Baby's Breath, cioè "respiro di bambino" e sulle note di questo dolcissimo nickname non mi resta che augurarvi una buona domenica.
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