domenica 31 maggio 2015

Ginestra.Il fiore del deserto.

Cari amici,la "mia mensolina fiorita"diventa itinerante,così potró parlarvi di alcuni fiori che riescono ad esprimere appieno la loro bellezza nel loro habitat naturale. Inizio oggi con la leopardiana GINESTRA O FIORE DEL DESERTO.

L’amore per questa fiorescenza è nato ai tempi dei greci e dei romani, che usavano coltivarle con dovizia ed abbondanza per attirare le api ed ottenere così un ottimo miele. Questa non è però la loro unica peculiarità. In diverse parti d’Europa, infatti, secondo la specie di appartenenza, le ginestre venivano utilizzate per profumare ambienti e vestiti ed in alcuni casi anche utilizzate per confezionarli. Dalla fibra delle radici era, infatti, possibile ottenere sia alcune tipologie di indumenti pesanti e resistenti, sia del materiale per produrre delle corde da utilizzare sulle navi o per farne delle scope.

Una fioritura primaverile ed estiva i cui petali, giallo oro, sono in grado di rendere impareggiabile qualsiasi tipologia di giardino e di rallegrare il paesaggio con allegria, luce e splendore.
Nel linguaggio dei fiori la ginestra è simbolo di modestia e di umiltà,forse perché attecchisce in qualsiasi luogo e non ha bisogno di cure particolari.
Il delicato fiore coraggiosamente risorge sulla lava pietrificata dei vulcani e con la fragranza dei suoi arbusti sembra rallegrare queste lande desolate.


Giacomo Leopardi celebra la "odorata ginestra, contenta dei deserti" come compagna e consolatrice delle amare sorti dell’umanità.


In Inghilterra si usa regalare agli sposi novelli rami di ginestra come augurio di prosperità.
Io auguro una buona domenica a tutti...sposi e non.


domenica 24 maggio 2015

Glicine. La vite blu.


Un meraviglioso buongiorno da un GLICINE di tonalità lavanda, morbidamente adagiato sulla "mia mensolina fiorita".

Il primo glicine arrivò in Europa nel 1816. A portarlo fu un inglese, il capitano Welbank che una sera di maggio del 1816 si trovò a cena da un ricco commerciante di Canton.
La cena si svolse sotto una pergola di glicine in fiore, una pianta che i cinesi chiamavano Zi Teng 'Vite blu'.
Nessun europeo aveva mai visto prima uno spettacolo simile ed il capitano Welbank si fece dare alcune piantine che portò in Inghilterra donandole al suo amico C. H. Turner, a Rooksnet nel Surrey. In questo giardino tre anni dopo, nel 1819, fiorì per la prima volta e da li si diffuse rapidamente in tutti i giardini del vecchio

continente.

Per il suo modello di crescita, il glicine dai fiori profumati è uno degli esempi più originali di vite rampicante legnosa, si sviluppa accrescendosi rapidamente con un costante movimento a spirale in senso orario o antiorario e, in questo, rappresenta la coscienza dell’uomo che si espande dai centri vitali dell’interiorità per estendersi a influenzare il mondo esterno.
L'antica arte geomantica taoista Feng Shui considera i grappoli penduli a cono dei fiori di glicine come l’equivalente dell’inchino o dell’inginocchiarsi in segno di onore e di rispetto.
La natura del glicine di avvilupparsi al sostegno con vigore e di propagarsi a ritmo impressionante e quasi invasivo, è interpretata dalla florigrafia (o linguaggio dei fiori) utilizzata in epoca vittoriana come un monito contro l'amore ossessivo o troppo passionale, di dipendenza esagerata dall’altro, che può diventare appunto troppo soffocante. Ma il glicine rappresenta anche la longevità e l’essenza dell’immortalità per la sua resistenza da record che arriva a superare il secolo.


Mi piace ricordare il nome di questo fiore nella lingua tedesca: 'Blauregen' che significa 'Pioggia blu' e auguro a tutti voi di sedervi o passeggiare sotto una pergola e lasciarvi colorare dalla pioggia azzurra del glicine. Buona Domenica.

mercoledì 20 maggio 2015

La rosa rossa di Garcia Marquez.

"Innaffierei le rose con le mie lacrime
per sentire il dolore delle loro spine
e il rosso bacio dei loro petali." 

(Gabriel Garcia Marquez)

domenica 17 maggio 2015

Rose. La perfezione.


Nel mese di Maggio non potevo non parlarvi della ROSA.

rosă rosae
rosae rosārum
rosae rosīs
rosăm rosās
rosă rosae
rosā rosīs


Il fiore per eccellenza, la regina dei giardini, il fiore più regalato in ogni occasione, il più antico. Da sempre il fiore più apprezzato ed utilizzato per sedurre, compiacere e dichiarare che ha ispirato poeti e poetesse.
La Rosa, la perfezione, dal bocciolo fino alla completa sbocciatura, fiore della bellezza e dell’amore, profumato ed elegante nei colori e nella forma, ma anche delle difficoltà, della gelosia e della vendetta per via delle sue spine, oggetto di metafore e sensi di vita.


La possiamo trovare in tantissime varianti di colori e ogni colore ha un suo significato.
ROSA BIANCA
Purezza, verginità, amore eterno.
ROSA GIALLA
Il vessillo della gelosia.
ROSA ROSSA
Messaggera di un amore passionale e travolgente, dell’amore, della vita, del sangue e del fuoco.
ROSA ROSA
La rosa gentile che indica tenerezza, gratitudine, amicizia.
ROSA PESCA
simboleggia un amore segreto o comunque la condivisione di un segreto.
ROSA LAVANDA:
simboleggia l'incanto, il fascino e l'adorazione.


Cari amici, anche se "non sono tutte rose e fiori" e "non c'è rosa senza spine" auguriamoci che comunque...
"Se son rose, fioriranno!"
E buona domenica.

domenica 10 maggio 2015

Azalee. I fiori della mamma.

Buongiorno a tutti. Oggi è una festa speciale, dunque ci voleva una "mensolina fiorita" davvero speciale: un'intera scalinata di AZALEE.

Proveniente dall'Oriente, l'azalea non costituisce un genere a sé ma rientra nel genere dei rhododendron,dalle parole greche ῥόδον (rhodon, rosa) e δένδρον (dendron,albero)

L'azalea è un fiore tutto femminile. Per questo motivo nel linguaggio dei fiori richiama la figura della donna e, più precisamente, la donna più importante per ciascuno di noi: la propria MAMMA. In questo senso l’azalea rappresenta anche l’amore più puro che c’è, cioè l'amore materno. Anche la cultura e le tradizioni del luogo di origine di questo fiore, associandolo alle virtù della femminilità e della temperanza, collegano questo fiore alla madre, universalmente considerata portatrice di entrambe queste caratteristiche.
La temperanza, definita come la pratica della moderazione, è una dote che viene insegnata da ciascuna madre ai propri figli per aiutarli a vivere con serenità e ad affrontare con pacatezza le prove della vita. Proprio la "felicità misteriosa" che le madri infondono ai propri figli rappresenta uno dei significati più profondi di questa specie floreale.


È il fiore ideale da regalare alla propria mamma,e allora...auguri a tutte le mamme e a tutte le nostre mamme.

domenica 3 maggio 2015

Peonie. La serenità.


Buongiorno,sulla "mia mensolina fiorita" oggi per voi il fiore che più amo: la PEONIA.


Anche la peonia può contare su una leggenda di origine greca. Non dobbiamo dimenticare che le prime tracce fisiche di questo fiore risalgono a più di 2000 anni fa. La storia vuole che quando Ade, il dio greco dell’Oltretomba, fu ferito da Eracle disceso negli inferi per catturare Cerbero, chiamò al suo capezzale Peone, figlio di Asclepio, dio della medicina, perché lo curasse. Peone lo curò in modo così perfetto che Asclepio fu assalito da una grave forma di invidia verso il figlio e tentava di fargli del male. In quel momento Ade decise di proteggere Peone trasformandolo in una pianta bellissima, ovvero la peonia, la “rosa senza spine”.
Il fiore della peonia è tra i più venerati in Oriente da migliaia di anni come portatore di fortuna e di un matrimonio felice. Appariscente, lussureggiante, elegante,dolcemente profumata,incarna amore e affetto, prosperità, onore, valore, nobiltà d’animo e, in piena fioritura, pace.

Offrire un mazzo di peonie è come dire: "Tu mi regali tanta serenità". 
Una serena domenica a tutti.