domenica 31 maggio 2015

Ginestra.Il fiore del deserto.

Cari amici,la "mia mensolina fiorita"diventa itinerante,così potró parlarvi di alcuni fiori che riescono ad esprimere appieno la loro bellezza nel loro habitat naturale. Inizio oggi con la leopardiana GINESTRA O FIORE DEL DESERTO.

L’amore per questa fiorescenza è nato ai tempi dei greci e dei romani, che usavano coltivarle con dovizia ed abbondanza per attirare le api ed ottenere così un ottimo miele. Questa non è però la loro unica peculiarità. In diverse parti d’Europa, infatti, secondo la specie di appartenenza, le ginestre venivano utilizzate per profumare ambienti e vestiti ed in alcuni casi anche utilizzate per confezionarli. Dalla fibra delle radici era, infatti, possibile ottenere sia alcune tipologie di indumenti pesanti e resistenti, sia del materiale per produrre delle corde da utilizzare sulle navi o per farne delle scope.

Una fioritura primaverile ed estiva i cui petali, giallo oro, sono in grado di rendere impareggiabile qualsiasi tipologia di giardino e di rallegrare il paesaggio con allegria, luce e splendore.
Nel linguaggio dei fiori la ginestra è simbolo di modestia e di umiltà,forse perché attecchisce in qualsiasi luogo e non ha bisogno di cure particolari.
Il delicato fiore coraggiosamente risorge sulla lava pietrificata dei vulcani e con la fragranza dei suoi arbusti sembra rallegrare queste lande desolate.


Giacomo Leopardi celebra la "odorata ginestra, contenta dei deserti" come compagna e consolatrice delle amare sorti dell’umanità.


In Inghilterra si usa regalare agli sposi novelli rami di ginestra come augurio di prosperità.
Io auguro una buona domenica a tutti...sposi e non.


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