venerdì 24 luglio 2015

"Osservare i fiori è rilassante.
Non possiedono emozioni nè conflitti"

(Sigmund Freud)

domenica 19 luglio 2015

Buddleia. L'albero delle farfalle.

Good morning to everyone from my "British flowered little shelf".
Non c'è giardino qui in Inghilterra che non abbia una pianta di BUDDLEIA detto "albero delle farfalle".


Splendido arbusto, coi suoi rami graziosamente piegati ad arco, fiorisce nei mesi di agosto e settembre ed è una vera ed irresistibile attrazione per tutte le farfalle che vagano in cerca di nettare, conferendo una nota di estrema naturalezza ai giardini nei quali viene messo a dimora. Anche le api sono fortemente attratte dal nettare dei suoi fiori, profumati di miele.
Questa pianta appartiene ad un genere davvero numeroso, più di quanto non si creda; esistono infatti circa un centinaio di specie, tra arbustive e arboree, alcune di queste arrivano a misurare anche più di 30 metri.


Fu il medico e naturalista scozzese William Houston, che nel 1730 scopri il primo esemplare di Buddleja nelle terre del Sud America, mentre
il nome è un tributo al pastore inglese Adam Buddle, medico ma soprattutto appassionato di botanica. Egli fu l’inventore degli erbari: compendi che illustrano il mondo vegetale raccogliendo esemplari specifici e facendoli essiccare.
La Buddleia allo stato spontaneo ha fiori color lavanda o purpurei, ma le varietà e gli ibridi possono essere anche bianchi, malva, rosa o giallo-arancio. Piantatene una se avete un giardino o regalatela a chi lo ha, insieme alla buddleia arriveranno anche tante amiche svolazzanti portatrici di gioia e colori.
Have a good Sunday!

domenica 12 luglio 2015

Ortensia. Distacco.

Cari amici, oggi per voi una "British flowered little shelf". Non potevo non mostrarvi i colori di queste meravigliose ORTENSIE che con le loro forme sferiche sembrano tante mongolfiere adagiate sui cespugli del giardino di una tipica semi-detached house.



Il suo nome scientifico è Hydrangea, la si può trovare in diverse tonalità di colori: dal bianco al blu passando dal rosa al violetto, il suo colore dipende unicamente dalla composizione del terreno in cui cresce: se ricco di ferro il suo colore tenderà al viola-blu, mentre se ne è povero tenderà al rosa-bianco.
Il nome comune Ortensia, fu invece coniato dal botanico francese Philibert de Commerson che, da uno dei suoi viaggi in Asia, portò con se questa pianta, introducendola nell'ecosistema Europeo. Per i toni dei suoi colori e profumi delicati e eleganti, decise di chiamarla così in onore di Hortense Lapeaute, la donna di cui era follemente innamorato, ma purtroppo sposata con uno dei suoi migliori amici, l'astronomo Jerome La Lande. Questa storia, fa dell'Ortensia una delle piante simbolo dell'amore e del romanticismo, ma che cela significati non sempre molto positivi e adatti a situazioni romantiche.


Nel linguaggio dei fiori infatti significa distacco, non è consigliabile regalare un'ortensia ad amici o sopratutto alla persona amata, il gesto potrebbe essere interpretato come la mancanza di voglia, o come disinteresse totale a approfondire la relazione in questione. Allora...non regalatele, compratele per voi,sono così belle.
Have a good sunny Sunday!

lunedì 6 luglio 2015

"Pochi sanno che la rosa ha sete
e tanti pensano
che Dio l'abbia creata per loro"

(Alda Merini)

domenica 5 luglio 2015

Plumbago. I fiori del cielo.

Osservando il cielo azzurro di questi giorni ho pensato di colorare la "mensolina fiorita" della stessa tonalità, così ho scelto il PLUMBAGO.


È un rampicante sempreverde aggraziato e leggero, originario dell'Africa settentrionale, con fiori di un delicato azzurro cielo, capace di formare magnifici cespugli o folte coperture fiorite e di ricoprire in modo scenografico e affascinante qualsiasi tipo di muro, recinzione o pergolato.
Gli splendidi "ombrelli" di fiori di Plumbago compaiono da aprile a fine ottobre; particolari e ornamentali sono anche le caratteristiche foglioline della pianta: molto piccole, ma di un verde intenso e brillante.


Quella che viene considerata la teoria più credibile in merito al suo nome è senza dubbio che sia ispirato al colore dei fiori che ricordano quello del colore del cielo quando è nuvoloso e quindi tendente al plumbeo. C’è chi invece sostiene che esso sia legato alla caratteristica colorazione scura che prendono i denti quando si masticano le radici della pianta, perfetta per curare il mal di denti.
Sembra che nell’antichità il plumbago venisse addirittura utilizzato per combattere una patologia oculistica mangiandone nell’interezza il fiore.


Qualcuno lo chiama “Gelsomino azzurro” ma in realtà, non ha niente a che fare con il gelsomino, visto che non esistono gelsomini azzurri, così come non esistono plumbago profumate.
Nel linguaggio dei fiori, il plumbago ha il significato di intesa e complicità. 


A tutti buona domenica azzurra, di cielo e di mare!

venerdì 3 luglio 2015

Papavero rosso. La consolazione.



Cari amici, per la "mensolina fiorita itinerante" di oggi ho scelto i PAPAVERI.

 John Ruskin (scrittore, pittore, poeta e critico d'arte inglese, (1819-1900) definì il papavero "il fiore più completo, più genuino e assolutamente puro; dentro e fuori tutto fiore. Nessuna limitazione di colore dappertutto, nessuna esteriore volgarità, nessun segreto interiore; aperto al sole che l'ha creato, finemente rifinito sopra e sotto, fin giù al più estremo punto di innesto".

La parola papavero potrebbe aver avuto origine dal sanscrito "papa" = cattivo e "vira" = succo, da cui "succo pernicioso". Si narra che Demetra, la Dea dei campi e dei raccolti, avesse riacquistato la sua serenità, dopo la scomparsa della figlia solo dopo aver sorseggiato infusi prodotti con i fiori di Papavero. Da qui il significato principale: è il fiore della consolazione.
Se si considera la cultura romana, il fiore rosso resta centro misterioso dell'oscuro oblio sognante. Ovidio, ad esempio, descrive la notte con una corona di papaveri.


Durante la prima guerra mondiale, in Gran Bretagna, si producevano ghirlande di papaveri che venivano usate per celebrare e ricordare i soldati caduti per la patria.
Così anch'io voglio dedicare una ghirlanda di papaveri a tutte le vittime innocenti cadute per mano del terrorismo. Insieme a una preghiera: che giunga la consolazione ai cuori feriti dei loro cari.