domenica 25 ottobre 2015

Callistemon. Stami come piume.

Buongiorno amici, pensate che ieri proprio mentre mi stavo chiedendo che fiore mettere sulla "mensolina fiorita", è spuntato da dietro l'angolo questo fiore un po' bizzarro.
Il suo nome è CALLISTEMON ed è originario dell'Australia.
È un arbusto sempreverde e appartiene alla famiglia delle mirtacee, come il comune mirto. In effetti i fiori dei callistemon molto ricordano quelli del mirto: sono costituiti da piccoli petali, che passano quasi completamente inosservati, la parte che più si nota invece sono i lunghi stami rosso fuoco, riuniti in un mazzetto allungato la cui sagoma ricorda quella di un piumino per spolverare.
Ed è proprio qui l'origine del suo nome, infatti Callistemon deriva dalla lingua greca ed il suo significato è: "kalos", ossia bello e "stemon" ovvero, stame.
Un nome molto appropriato che sottolinea la bellezza di questa fioritura generosa ed appariscente che adorna con un tocco esotico i giardini e i terrazzi delle nostre città.
Va piantata in posizioni ben soleggiate perché, pur sopportando brevi periodi di freddo, teme l'ombra.
Resterete sorpresi dalla durata dei fiori, dall'inizio della primavera a ottobre inoltrato.
Una curiosità: L’olio essenziale estratto dalle foglie, che ha come costituente principale il cineolo (eucaliptolo), è noto per le sue proprietà antisettiche, espettoranti e broncodilatatorie.
Allora...un bel respiro, un tocco di rosso e buona domenica a tutti!

domenica 18 ottobre 2015

Fucsia. La grazia di una ballerina.


Buongiorno a tutti gli amici dalla mia "mensolina fiorita",per voi oggi le forme aggraziate e i colori esuberanti della FUCSIA.
Sono tanti i nomi che sono stati attribuiti a questa incredibile pianta per il suo tocco delicato: trombettine, campanelle del Paradiso ... gli inglesi le chiamano Ladies' eardrops ovvero orecchini delle dame. perchè la loro forma ricorda il pendente di graziosi orecchini.

Fu Charles Plumier un frate francescano francese che nel 1693, notandole mentre si trovava in Messico, una volta ritornato in Europa le disegnò rivelando così la loro esistenza e chiamandole Fuchsia, in onore di Leonhart Fuchs, un medico bavarese che nel secolo precedente aveva realizzato uno degli erbari più importanti d'Europa. Fu però nel secolo successivo che questa bellissima pianta iniziò a diventare di moda e ad essere presente nei salotti e nei giardini delle case.

Il colore predominante dei suoi fiori fra il rosa ed il violetto ha dato origine al nome del colore fucsia.
I rami arcuati e sottili che si chiudono in un’esplosione di boccioli lucidi, l’abbondanza del fogliame, la forma dei fiori simili a tante lievi ballerine che volteggiano e danzano sospese nell'aria, rendono la fucsia sinonimo di leggiadria ed emblema della grazia interiore ed esteriore. 

Fatene dono a chi volete dare un attestato di riconoscimento per un animo elegante, delicato e gentile.
Buona domenica!

domenica 4 ottobre 2015

Erica. Romantiche brughiere.


Dalle brughiere più romantiche e dalle atmosfere più magiche,buongiorno dalla mia "mensolina fiorita": ecco a voi l'erba delle fate, l’ERICA.
Una pianta molto diffusa in Europa, sia per la sua crescita spontanea, sia per le numerose coltivazioni che ne vengono eseguite.

In passato si raccoglieva questa pianta per creare delle scope o preparare decotti utili contro problemi di stomaco o per purificare le vie urinarie; nell'ottocento assunse il significato di pianta solitaria per la sua capacità di resistere e di crescere nelle zone più impervie e difficili mantenendo nel linguaggio dei fiori il significato di perseveranza.

Pianta ornamentale, pianta medica e pianta magica, si credeva infatti che tenesse lontani spiritelli, folletti e streghe e si usava per potenziare amuleti e talismani.
A risultare particolarmente attraenti sono le piccole spighe di campanule colorate, molto resistenti e dalla lunga durata, e le foglie lineari, che dotate di un colore molto brillante, la rendono perfetta anche per essere utilizzata come decorazione in ghirlande, centrotavola e addobbi di diversa natura.

Andando a gettare uno sguardo tra le leggende che caratterizzano questa fioritura, ve ne è una interessante riguardo l’erica bianca.
Quest'ultima è uno dei simboli portafortuna più diffusi in Scozia.
La pianta, molto diffusa nel territorio nelle diverse tonalità, è donata alle persone alle quali si vuole più bene, soprattutto con l’augurio che possa vivere in un matrimonio felice. In questo caso appena colta, viene legata con un nastro in tartan.
Regalatela o compratene un paio di vasetti e avrete subito un'atmosfera da “Cime Tempestose” in giardino o in casa! Buona domenica.