domenica 9 agosto 2015

Dalia. Per dire grazie.

Un buongiorno multicolore dalla mia "mensolina fiorita". Non sono proprio riuscita a decidere quale fosse la più bella DALIA tra quelle che avevo fotografato,così ho fatto un collage per mostrarvene alcune.
Le dalie infatti sono fiori di grande variabilità, diverse nel colore, nella forma e nel portamento della pianta.


È originaria del Messico, da dove fu trasferita in Europa con grandi difficoltà, dovute principalmente al viaggio molto lungo che i bulbi dovevano affrontare.
In Europa, quello delle dalie fu un successo annunciato. I botanici del Seicento, infatti, ne furono entusiasti prima ancora di averle potute toccare con mano, grazie ai disegni inviati dagli esploratori del Nuovo Mondo. Per circa un secolo questi fiori rimasero appannaggio di pochi e si fecero ammirare solo sulla carta, fino a quando, agli inizi del Settecento, le prime radici tuberose fecero la loro comparsa nelle regioni mediterranee. La diffusione fu immediata e, almeno inizialmente, prese due strade diverse: quella delle serre, naturalmente, ma anche quella delle cucine. Le numerose ricette del tempo testimoniavano infatti i più disparati tentativi di rendere appetitosi i tuberi radicali, ma con scarsissimi risultati (pare che abbiano un gusto pessimo).
Ben più fortunata ebbe invece la via dei giardini, dove le dalie comparivano numerose e in sempre nuove versioni.
Il poeta Goethe era un grande
ammiratore di questo fiore, del quale ha, in più occasioni, elogiato la bellezza.
Alla dalia viene associato il significato di gratitudine e riconoscenza.
Regalatela per ringraziare una persona che ha fatto qualcosa per voi o magari semplicemente per esprimere riconoscenza a chi vi dona gioia ogni giorno.
Buona domenica d'agosto!

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