domenica 29 novembre 2015

Gerbera. La saggia.

Un buongiorno multicolore dalla "mensolina fiorita"che oggi ospita le GERBERE, (non chiamiamole margherite che si offendono).
Originaria del Sudafrica, prende il suo nome dal naturalista Gerber e fu introdotta in Italia soltanto nei primi decenni del Novecento. Nonostante esistano specie spontanee, adatte ad esser piantate nelle aiuole e nei giardini, la maggior parte vengono appositamente coltivate per la produzione di fiori.


Le gerbere sono di colore vivace e sgargiante e sanno ravvivare ogni ambiente, possono essere monocromatiche oppure di doppio colore con il centro di tonalità più scura e l’esterno chiaro o viceversa, inoltre il tipo di fioritura può essere doppia o semplice. In acqua durano a lungo soprattutto se                                                                                   sostenute da un filo di ferro avvolto sullo stelo.


Si è recentemente scoperto che da un punto di vista biologico sono estremamente benefiche per l’ambiente, in quanto sono in grado di svolgere un’azione depurativa dell’aria, hanno infatti la capacità di assorbire sostanze come il benzene e il tricloroetilene, e riescono tramite la loro traspirazione ad aumentare il tasso di umidità dell’aria.
La gerbera è detta "la saggia" nel linguaggio dei fiori per la varietà dei significati che da sempre la contraddistingue: giallo è il simbolo del lusso e del benessere; arancione della gioia e dell’allegria; rosso del successo; rosso scuro della costanza e della buona volontà; rosa dell’ammirazione sincera e, infine, bianca è il simbolo dell’estrema timidezza. 


Da un po' di tempo mi piace metterne una a lungo stelo sulla mia scrivania, ogni settimana di un colore diverso. Scegliete anche voi quella che più vi piace, sarà un'allegra compagnia. Buona domenica a tutti.

domenica 22 novembre 2015

Camelia. Fascino e pegno d'amore.

Buongiorno amici, per "la mensolina fiorita" di oggi ho scelto uno dei fiori più belli: la CAMELIA.
La camelia proviene dall'Asia e fu importata in Europa nel '700 dal religioso Joseph Kamel, dal quale prenderà il nome. 
In Europa, comunque, la pianta non ebbe subito una grande diffusione e si dovettero aspettare circa 100 anni prima che spopolasse tra i giardini. Raggiunse la notorietà grazie al romanzo di Alexandre Dumas “La signora delle Camelie” edito per la prima volta nel 1848, solo da allora il fiore prediletto da Marguerite Gautier, la protagonista del romanzo, ebbe grande notorietà.
Dopo il 1848 il fiore iniziò a diffondersi anche nel campo della moda, veniva utilizzato come decoro nelle scollature e negli orli degli abiti delle nobildonne e gli uomini scapoli lo inserivano nel bavero del frac per attirare l’attenzione delle dame. Divenne il fiore prediletto e più usato da Coco Chanel che lo inserì costantemente nei tailleur di sua creazione.


E’ una pianta che si adatta facilmente ai vari climi ma per svilupparsi al meglio predilige le zone ombrose. La specie più coltivata è la camelia japonica che presenta foglie di colore verde scuro lucente e fiori di vari colori e sfumature: bianche, rosa, rosse e diversa forma: aperti o appiattiti, semplici o doppi, generalmente privi di profumo.


Il significato più importante attribuito a questi fiori è il sacrificio, la loro caratteristica è infatti di non perdere i petali uno ad uno ma di cadere interi dalla pianta. Regalarla è un pegno e allo stesso tempo un impegno ad affrontare ogni sacrificio in nome dell'amore.
Quante camelie abbiamo regalato finora senza saperlo? A chi? Perché? Vi lascio con queste domande e vi auguro una serena domenica.

domenica 8 novembre 2015

Gelsomino. Profumo che inebria.

Buongiorno amici dalla "mia mensolina fiorita" notturna.
Non ci crederete ma ho scattato questa foto l'altra sera, in pieno autunno: una profumatissima siepe di GELSOMINO.
Il nome gelsomino viene dalla parola persiana yasmin, che significa fiore profumato. Il nome Jasmine viene utilizzato anche come nome proprio, con il significato di dono di Dio. 
Originaria delle colline ai piedi delle pianuredell'Himalaya e del Gange, la pianta di gelsomino è stata coltivata e portata in India, Cina, Medio Oriente e altre regioni, da lì si diffuse in Francia, in Italia e nel Mediterraneo.
È un rampicante molto amato non solo per la bellezza dei suoi piccoli fiori bianchi, ma soprattutto per il suo profumo inebriante.
Le donne del sud-est asiatico usano i gelsomini per adornarsi i capelli.
In Cina, il gelsomino è stato utilizzato per il tè per secoli, e alcune culture credono che bevendo il tè al gelsomino ogni giorno si possano prevenire malattie come il cancro. Nell'aromaterapia, il gelsomino è un antidepressivo e rilassante che aiuta a combattere la fatica e la tensione.
Nel linguaggio dei fiori il gelsomino rappresenta rappresenta la modestia, la sensualità e l'attaccamento.
A me il profumo di gelsomino ricorda le estati in Sicilia, soprattutto la sera quando arriva a folate con il vento caldo...meraviglioso. E a voi?
Buona domenica.

domenica 1 novembre 2015

Crisantemo. Fiore di vita.

Buongiorno amici, ve lo aspettavate oggi eh...sulla "mensolina fiorita" non poteva che spuntare il CRISANTEMO dal greco "chrysòs anthemon" ossia "fiore d'oro".
Anticamente e tradizionalmente, in tutto il mondo, simbolo di gioia, festa, vitalità.
Viene utilizzato in Cina e in Korea per i matrimoni, i compleanni e per le celebrazioni più importanti; in gran parte dell’Europa centrale sono tra i fiori più regalati, e assumono i significati delle rose.
Esistono centinaia di varietà di crisantemo, di tutti i colori e di tutte le taglie; con petali enormi e carnosi, o sottili e lineari; a pompon, piatti, a margherita.
In Italia il crisantemo fiorisce alla fine di ottobre e proprio per la concomitanza della fioritura con la celebrazione dei defunti si è soliti utilizzare i crisantemi per ornare le tombe dei nostri cari . Per questo, solo in Italia, questo fiore è associato alla tristezza ed è poco utilizzato in mazzi e bouquet.
Peccato, perché si tratta di fiori bellissimi, associati a valenze assolutamente positive.
In Giappone è il fiore nazionale e la
sua bellezza viene celebrata ogni anno dall'Imperatore che, in occasione della fioritura, apre al pubblico i giardini della Reggia, presentando le più recenti varietà a tutti gli invitati. Il significato che il Mondo Orientale è solito attribuire al crisantemo è dunque quello di vita e felicità.
Anch'io ho portato dei crisantemi al mio papà, nella certezza che la sua vita non sia finita qui, ma che continui nell'eternità e nel cuore di tutti quelli che lo hanno amato. E questo mi rende felice.