domenica 14 maggio 2017

I campi di colza


Buongiorno dalla #mensolinafiorita, in questo periodo dell'anno le fioriture dei campi di COLZA regalano uno spettacolo unico al mondo.
Distese gialle a perdita d'occhio che sembrano un mare.
Più prosaico è l'utilizzo della colza, già nel 1200 l'olio che veniva estratto da queste piante serviva per l'illuminazione delle strade nei Paesi del nord Europa. Nella metà del XIX secolo si sviluppò il suo uso a fini alimentari ma ben presto diversi studi sui suoi effetti sulla salute umana lo relegarono a prodotto di qualità inferiore. Oggi viene usato come alimento per animali, fonte di olio vegetale alimentare e come combustibile nel biodiesel.
Io preferisco il suo lato poetico così oggi mi trovate immersa in uno spicchio di sole.
Buona domenica ☀️🌼



Vestirsi con i fiori


Buongiorno e buona domenica con una domanda: ma secondo voi, i fiori devono stare solo nella terra e nell'acqua? La #mensolinafiorita di oggi vi propone delle stupende creazioni di abiti e scarpe realizzate con fiori veri. Certamente non avranno una lunga durata ma sono un vero e proprio splendore, un tripudio di eleganza. Mi piacerebbe entrare in ciascuno di essi e trasformarmi per qualche ora in un giardino vivente. E voi? Lo indossereste un abito così?


domenica 7 maggio 2017

Fiori tra i capelli


Un buongiorno bucolico dalla #mensolinafiorita che oggi pone i suoi fiori tra i capelli. Adornare i capelli con i fiori è un'usanza che esiste da sempre, anche nei tempi antichi le donne usavano ciò che la natura offriva come prezioso ornamento, non solo nel giorno del matrimonio. Portare dei fiori tra i capelli dà subito un tocco romantico irresistibile, ne basta uno sopra l'orecchio. Altrimenti si possono creare varie acconciature disseminando fiori tra le ciocche morbide, negli chignon, tra le trecce, oppure con cerchietti, ghirlande o fermagli. Pensate che in Polinesia portare un fiore fresco a destra o a sinistra dell’acconciatura indicherebbe la disponibilità o meno ad iniziare una relazione sentimentale.
Oggi ho un po' esagerato ma non ho saputo resistere alla tentazione di inserire nel collage una mia immagine mentre mi acconcio con i papaveri. Spero che mi perdonerete.
Buona domenica.🍃🌸🌼🌺🌹

domenica 30 aprile 2017

Il Corsage



Un buongiorno vezzoso dalla #mensolinafiorita che oggi vi presenta il CORSAGE, ovvero un braccialetto floreale che la sposa dona alle sue testimoni per ringraziarle della loro presenza al suo fianco.
Anticamente venivano regalati alle mamme e alle nonne degli sposi.
Oggi l’usanza è cambiata ed ecco che sempre più spesso vediamo al polso delle testimoni o damigelle questi deliziosi braccialetti che richiamano per colore e tipologia floreale l’intero fil rouge del matrimonio.
Negli Stati Uniti, al tradizionale ballo finale dell'ultimo anno del liceo, i ragazzi regalano un « corsage » alla ragazza scelta come partner e si attaccano alla giacca un mazzolino composto con gli stessi fiori del braccialetto.
Personalmente li trovo deliziosi e mi piacerebbe tanto imparare la tecnica per realizzarli, e indossarli, anche solo per una passeggiata nei campi della mia amata Val d'Orcia. Buona domenica a tutti.

domenica 23 aprile 2017

I fiori di Renoir



Buongiorno e buona domenica dalla#mensolinafiorita artistica che oggi ospita le pennellate tonde e calde di PIERRE AGUST RENOIR il quale affermò:
"Quando dipingo fiori sperimento audacemente tonalità e valori senza preoccuparmi di rovinare l’intera tela; dipingere fiori mi riposa il cervello. Non ci metto la stessa tensione che ho quando sto di fronte a un modello”.
E infatti Renoir dipinse in tutta la sua carriera artistica migliaia di quadri con fiori dai colori accesi soprattutto in vaso, ma anche incastonati sui cappelli, tra i capelli o nelle scollature di donne e fanciulle. La varietà di sfumature nei colori è davvero impressionante: Renoir gioca con la tavolozza, con pennellate morbide e delicate, evocando i profumi dei fiori che a loro volta rimandano a sensazioni e ricordi.
Caro Agust, ti confessiamo che guardando i tuoi quadri anche a noi si riposa il cervello, ne abbiamo tanto bisogno, per questo ti ringraziamo.

domenica 9 aprile 2017

La boutonniere


Un buongiorno elegante e raffinato dalla#mensolinafiorita che oggi vi presenta la BOUTONNIERE, ovvero il "fiore all'occhiello".
La storia racconta che al momento delle nozze la regina Vittoria si presentò al Principe Alberto con un piccolo mazzolino di fiori. Principe Alberto, noto per la sua incantevole e signorile cortesia, tirò fuori il suo coltello da tasca, e intaglio’ un piccolo foro sul suo risvolto della giacca e vi inserì i fiori della sposa. Dopo questo episodio divenne uso comune, infatti, come avrete notato, è possibile trovare un'asola sul rever di sinistra di molte giacche. Al giorno d’oggi il piccolo fiore all'occhiello è riservato per occasioni speciali come banchetti o matrimoni. Lo sposo la indossa declinata in vari stili, a seconda dei colori e del tono della cerimonia, possono indossarla anche i padri, i fratelli e i testimoni degli sposi. Oggi ne regalerò una a Paolo per il suo compleanno ma non ho ancora scelto quale, forse la farò con fiori di campo.
Buona Domenica.

domenica 12 marzo 2017

I fiori di Monet


Buongiorno con il ritorno della #mensolinafioritaartistica e i fantastici fiori di CLAUDE MONET il quale affermò: "Il giardinaggio è un'attività che ho imparato nella mia giovinezza quand'ero infelice. Forse devo ai fiori l'essere diventato un pittore". 
E infatti Monet, oltre ad essere pittore, era un perfetto giardiniere che concepì, realizzò e si occupò per quarant'anni del giardino di Giverny. Per gli effetti pittorici che inseguì senza tregua, predilesse i colori forti e brillanti nelle sue aiuole; dipingeva per ore ed ore immerso tra i tulipani, i lillà, gli iris barbati, i gladioli, i phlox, i cosmos e le dalie.
Monet amava i fiori semplici perché i petali lasciano passare la luce, amava le ninfee che perdono le forme, acqua nell'acqua e si confondono col cielo. Caro Claude, ti siamo infinitamente grati per averci lasciato questi piccoli angoli di paradiso dove, anche noi, ci sentiamo più felici. Buona domenica

domenica 5 marzo 2017

I fiori di Klimt


Buongiorno a tutti dalla #mensolinafiorita che oggi è invasa dai fiori di GUSTAV KLIMT. Una vera e propria esplosione di colori che trasmettono una visione caleidoscopica della realtà, l'effetto è quello di un un tappeto prezioso in cui astri, girasoli, roselline, papaveri, fiordalisi, erbe e fiori di campo si intrecciano con armonia. È una natura autonoma e libera dipinta con pazienza e un tratto accurato. Klimt ci consente di immergerci completamente in essa, di entrare nel suo vortice e percepire il profumo dell'imminente primavera. Buona domenica.🌸

domenica 26 febbraio 2017

I fiori di Van Gogh


Buongiorno amici, la #mensolinafiorita di oggi è dedicata ai fiori di VINCENT VAN GOGH che dipingeva ogni tipo di fiore perché quell’esercizio gli procurava gioia. I fiori furono una terapia della gioia, un alleggerimento per la mente, una liberazione del talento e della creatività, una fuga dalle ossessioni negative. I suoi fiori non appassiranno mai, Vincent è riuscito a imprimere sulle sue tele un soffio d'eternità. 
Buona domenica.🌻

domenica 19 febbraio 2017

Narciso. Narcotico profumo.

Buongiorno dalla #mensolinafiorita che oggi ospita il NARCISO. Verrà spontaneo collegare il nome al personaggio mitologico, invece deriva da narkao= stordire, paralizzare, da cui deriva anche la parola italiana “narcotico”, in riferimento al fatto che il suo forte profumo è capace di stordire.
Ancora adesso dai narcisi si ricava un'essenza da profumo soprattutto in Cina e in altri paesi orientali che amano le fragranze dolci e intense. Essendo un fiore facile da incrociare e ibridare, ne esistono piccoli come una moneta o giganteschi, bianchi o gialli ma anche bicolori, arancioni, color salmone, con petali arricciati o lisci. Nel linguaggio dei fiori, il Narciso, simboleggia vanità, autostima e incapacità di amare ma, nonostante ciò, la bellezza e la particolarità dei suoi fiori e dei suoi colori hanno fatto sì da renderlo il fiore più bello per abbellire balconi, terrazze e giardini. Ed anche per il suo potere straordinario nell'arco di anni e anni di donare fioriture ai primi sentori di primavera. È un fiore che ha ispirato molti poeti, tra i tanti ho scelto i versi di Federico Garcia Lorca, per voi, una buona domenica.🌼
"Narciso. Il tuo odore. E il fondo del fiume.
Voglio restare sulla tua riva. Fiore dell'amore. Narciso.
Nei tuoi bianchi occhi
passano onde e pesci addormentati.
Passeri e farfalle si stilizzano nei miei.
Tu minuscolo e io grande.
Fiore dell'amore. Narciso.
Le rane quanto sono scaltre! Ma non lasciano tranquillo lo specchio in cui si guardano.
Il tuo delirio e il mio delirio.
Narciso. Dolore mio. E mio proprio dolore".

domenica 12 febbraio 2017

Genziana. La sfida in alta montagna.


Buongiorno amici, ho scelto il fiore di oggi dopo aver ascoltato un'intervista al caposquadra dei vigili del fuoco di Pescara, diceva: "Noi siamo abruzzesi, ci pieghiamo solo per raccogliere la GENZIANA". Piccolo gioiello dai fiori come piccoli zaffiri che cresce prevalentemente in alta montagna, solitamente tra le radure in prossimità di rocce e pietraie. La Genziana è quindi esposta sia al cocente sole estivo che al freddo gelido del periodo invernale. Proprio per questo motivo la Genziana assume il significato di determinazione. Una delicata pianta alta pochi centimetri sfida un clima e un terreno al limite della sopravvivenza. Genziana viene da Gentius, re dell’Illiria dal 180 al 167 a.C. che introdusse la pianta in ambito medico per la preparazione di sostanze curative e di tonici. È infatti una pianta dalle molteplici proprietà e benefici soprattutto per curare le problematiche dell'apparato gastrico. È anche molto usata nella preparazione di ottimi liquori. Ma attenzione, è dalla sua radice che si ottengono questi risultati, le sue foglie fresche sono altamente velenose. Ha ragione il vigile del fuoco, ci si piega solo per raccogliere un fiore! Buona domenica.

domenica 8 gennaio 2017

Elleboro. La rosa d'inverno.


Buongiorno amici, con il freddo di questi giorni sulla mensolina fiorita può resistere solo L' ELLEBORO detto anche "Rosa d'inverno" o "Rosa di Natale", un fiore delizioso che adora il freddo e le altitudini più difficili, pensate che sopporta con naturalezza temperature fino a -20 gradi e vive bene anche a 1200 metri di altitudine. Cresce naturalmente in sottobosco, sterpaglia e prati di montagna in un'ampissima gamma di colori che va dal bianco puro al rosa, dal rosso al violetto e dal giallo fino al nero.
L’elleboro era conosciuto e utilizzato dagli antichi per le sue proprietà medicinali, nonostante conoscessero la reale pericolosità della pianta,tossica in tutte le sue parti, credevano che il decotto delle radici fosse un valido rimedio alla pazzia. Un esempio di tale credenza lo si riscontra nel poeta Orazio, il quale consigliava di recarsi sull’isola di Anticitera (isola greca tra Creta e Cerigo), luogo in cui cresceva l’elleboro, per curare le turbe causate dalla pazzia.
"Vammi in cerca dell'elleboro nero che il senno renda a questa creatura" scrive D'Annunzio.
Nel linguaggio dei fiori l’elleboro ha assunto il significato di liberazione dalle ansie, vi dono quindi un fiore ciascuno affinché tenga lontane dal vostro spirito le preoccupazioni e le inquietudini. Buona domenica e buon anno!